Successo della commemorazione di MESSINA.
Grazie a Franz Riccobono (artefice principale e delegato del "Parlamento delle Due Sicilie") e ai delegati del MOVIMENTO NEOBORBONICO Salvatore Serio e Pasquale Zavaglia e agli amici dell'Editoriale Il Giglio che hanno partecipato all'evento.
Era il 13 Marzo 1861, a quattro giorni dalla proclamazione a Torino del Regno d’Italia, quando dalla Cittadella veniva ammainata la candida bandiera duosiciliana La fortezza messinese rappresentò, insieme con quelle di Gaeta e di Civitella del Tronto, l’estrema resistenza del millenario Regno delle Due Sicilie, dove i soldati pur sapendo dell’inutilità di ogni sforzo, cercarono di difendere la Patria, esprimendo la propria fedeltà al Re Francesco II di Borbone. Quarantasette furono i caduti sugli spalti. Una pagina del nostro passato volutamente cancellata dalla storiografia ufficiale, come la stessa Real Cittadella, testimone inesorabile dei fatti, che ancora oggi versa nel totale abbandono.
Per ricordare l’evento, presso una gremita Chiesa SS. Annunziata dei Catalani, è stata celebrata una Santa Messa in suffragio dei Caduti della Real Cittadella presieduta dal Rev. Mons. Mario Di Pietro Cappellano e Parroco di Santa Caterina. Durante l’omelia il cappellano Di Pietro ha ricordato che al di là dell’evento, c’è una storia che va oltre alcuni pregiudizi e sa cogliere i principi fondamentali di quei fatti, ed i giovani devono crescere con i valori della fede che serve ad rianimare le realtà in cui ci troviamo.
Le iniziative di questa mattina hanno avuto l’apice con l’ascesa, al Bastione Santo Stefano presso la Real Cittadella dove, a distanza di 151 anni sono tornate a sventolare i candidi vessilli del millenario Regno delle Due Sicilie sopraffatto dalle Truppe Garibaldino-Piemontesi con la scusa dell’imposta Unità d’Italia. Come l’anno scorso, anche quest’anno la manifestazione non poteva passare inosservato, Numerose le persone provenienti da tutta la Sicilia, la Calabria e da Napoli, per commemorare le vittime dei fatti e per onorare Il generale Gennaro Fergola, decorato da Francesco II delle Due Sicilie con la gran croce dell’Ordine di San Giorgio. Sotto la lastra marmorea a lui dedicata, gli ex allievi della caserma “Nunziatella” hanno posto una corona di fiori in memoria dei fatti avvenuti il 13 Marzo 1861 e per l’eroico gesto che Fergola compì nella Città dello Stretto, resistendo per otto mesi all’assedio dal generale piemontese Enrico Cialdini.
Tali iniziative portate avanti dall’Associazione Amici del Museo, la Delegazione di Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, l’Associazione Nazionale ex Allievi Nunziatella, la Delegazione di Messina dei Comitati delle Due Sicilie e dell’Associazione Culturale Neoborbonica, il Centro Studi Politici “SiAmo Messina”, il Parlamento delle Due Sicilie, l’Associazione Culturale Attivisti Neoborbonici, la Nobile Arciconfraternita SS. Annunziata dei Catalani, la Delegazione di Messina dell’Istituto Italiano dei Castelli, l’Associazione Culturale Due Sicilie “Nicola Zitara” di Gioiosa Ionica, la Casa Editrice “Il Giglio” di Napoli e il Network Z.D.A, hanno lo scopo di riqualificare l’area della Real Cittadella, che ancora oggi purtroppo presenta segni di abbandono e degrado.
Fonte: Messinawebtv del 19 marzo 2012