martedì 25 giugno 2013

Napoli Svelata

di Antonio Tortora



In un antico poema si legge: “in mancanza di un chiodo si perse il ferro di cavallo, in mancanza del ferro di cavallo si perse il cavallo, in mancanza di un cavallo si perse un cavaliere, in mancanza di un cavaliere si perse la battaglia, in mancanza di una battaglia si perse il regno”. 
Si tratta di una metafora o comunque di una figura retorica, da taluni attribuita a uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America Benjamin Franklin, che sta a significare l’importanza che i dettagli rivestono circa il funzionamento di un’idea. 
Dunque lo stesso concetto espresso da un’idea dipende anche e soprattutto dalla gestione di una serie di dettagli che, tutto sommato, hanno la loro importanza. 
Che cosa vogliamo dire? Che quando il fotografo partenopeo Mario Zifarelli e il sottoscritto, rispettivamente autore e curatore della mostra “Napoli Svelata”, abbiamo cominciato a percorrere strade, piazze e vicoli della nostra città, ci siamo resi conto di quanto la sua realtà storica sia complessa nonché di quanto le sue stratificazioni culturali siano profonde.
Ma ci siamo anche accorti, procedendo nell’esame degli innumerevoli segni che compongono l’arte delle Chiese, dei palazzi storici, degli obelischi e dei chiostri unitamente ai giardini, alle antiche mura e alle cavità sotterranee, che esiste un linguaggio che parla direttamente al cuore più che alla mente dell’osservatore e che può essere decifrato con maggiore o minore sforzo a seconda del grado di sensibilità e di consapevolezza individuali. 
Ciò avviene attraverso profonde emozioni primarie che vanno a intrecciarsi con linee energetiche che promanano proprio dagli oggetti esaminati e dunque dagli stessi dettagli che hanno attirato la nostra attenzione. 
In altre parole si è creato un legame e abbiamo sentito l’esigenza di riprodurre visivamente, attraverso la fotografia, il punto in cui energia ed emozione si incontrano. 
Per meglio comprendere la traccia profonda che lascia tale processo di conoscenza ci si potrebbe rifare ai “luoghi di potere” che l’indio Yaqui don Juan Matus indica al discepolo – scrittore peruviano Carlos Castaneda; si tratta di luoghi che accettano la presenza del pellegrino e gli consentono di stare energeticamente bene con sé stesso e con la natura. 
Ebbene in alcuni anzi in moltissimi luoghi della nostra bella Napoli c’è un potere straordinario e un fluido energetico che riemerge dalle profondità della terra e del tempo, attraverso obelischi, luoghi sacri, statue, pozzi e altari che svolgono la funzione di veri e propri portali. 
Ecco il perché di quello che può apparire un vero e proprio azzardo esoterico ovvero la similitudine fra concezione energetica vetero-tolteca Yaqui del Messico e portale energetico partenopeo. 
L’unica differenza, a nostro avviso, consiste nel fatto che Don Juan riveste il delicato ruolo di Nagual ovvero di guida sciamanica molto potente mentre Mario Zifarelli ricopre il ruolo di fotografo molto bravo e il sottoscritto si esercita nell’arte della curiosità sempre fedele al proprio istinto di ricerca; istinto che la città non ha mai deluso.
A questo punto è cominciata un’avventura che ci ha consentito di scoprire una sorta di matematica nascosta negli eventi della vita quotidiana e nelle intercapedini del campo visivo in cui abbiamo individuato oggetti, strutture e ambienti; una matematica che, ovviamente, obbedisce a regole non facilmente decifrabili. 
Si è trattato di un vero e proprio viaggio all’interno di frattali nascosti nelle opere dell’uomo, per esempio un campanile, e nella natura, per esempio un blocco di tufo; infatti sono molti gli oggetti che si ripetono, per forme e modalità, su scale diverse e che nascondono messaggi archetipici. Cosicché il collegamento e le corrispondenze tra i frattali e la struttura della mente umana – come ha osservato il geniale matematico polacco Benoit Mandelbrot – sono davvero profondi e misteriosi. 
A questo punto però non vorremmo perderci tra frattali, algoritmi e teoria del caos, bensì è nostra intenzione chiarire quello che ci è parso di comprendere e di cui siamo ormai certi, e cioè che Napoli custodisca un messaggio universale. 
Peraltro ci piace costruire un parallelismo tra un concetto espresso proprio dal fisico Mandelbrot in occasione di una prolusione tenuta al Technology Entertainment Design – TED Conference, nel febbraio 2010, “meraviglie senza fine saltano fuori da semplici regole, se queste sono ripetute all’infinito” e un concetto che Mario Zifarelli ed io abbiamo ben compreso nel corso dei nostri studi sulla città “meraviglie senza fine saltano fuori dai dettagli che costellano Napoli se questi vengono attentamente osservati e soprattutto impressi su una lastra fotografica”. 
Si perché Napoli è straordinaria anche e soprattutto nei dettagli ovvero in quelle minime parti che sono destinate a comporre un insieme ormai conosciutissimo in tutto il mondo ma ancora da svelare nei suoi particolari celati o comunque non sempre chiaramente visibili anche agli occhi degli stessi napoletani. Ed è proprio ciò che si propone la mostra “Napoli Svelata”.
Riteniamo, ancora una volta nello spirito del TED Conference che ha come motto: “ideas worth spreading” ovvero “idee degne di essere diffuse”, che si tratti di immagini minimaliste ma fondamentali che meritano davvero di essere diffuse.
E noi ci proviamo a diffonderle con la caparbietà di chi non si arrende in una città dove, probabilmente, i cittadini hanno perso il contatto con un territorio che attende solo di essere riscoperto con i suoi molteplici significati.
Dalle 26 immagini originarie esposte, nel novembre del 2012, presso il Comitato dell’Avana della Società Dante Alighieri 
(http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=38988) 
gli scatti sono più che raddoppiati e la scelta diventa difficile poiché più si penetra nella dimensione simbolica di una Napoli ben lontana dall’essere completamente decifrata, e maggiormente l’osservatore comprende che “si parva licet componete magnis”, come asserisce Virgilio nel quarto libro delle Georgiche, ovvero che “se è lecito mettere a confronto le cose piccole con quelle grandi”, allora ogni fotogramma scattato da “Zif” rende bene l’dea complessiva dell’opera il cui particolare è stato sapientemente riprodotto.
Mentre Virgilio nella sua sapienza poetica maturata, mirabile dictu, proprio nella nostra città, alludeva al lavoro instancabile delle api mettendolo a confronto con quello dei Ciclopi, Mario Zifarelli, nella sua sapienza fotografica, mirabile visu, sottolinea l’importanza del dettaglio con cui si è sintonizzato senza mai trascurare la maestosità dell’opera dinanzi a lui inquadrata dall’obiettivo. 
E’ questione di punti di vista oltre che di conoscenza tecnica. In questi casi, infatti, è richiesta una maggiore concentrazione mentale e visiva non disgiunta da una sensibilità particolare che pur osservando le stesse cose di tutti i giorni “ti fa scoprire paesaggi e contenuti nuovi guardando con occhi diversi e con un atteggiamento interiore mutevole” per parafrasare, adeguandola alle circostanze, un significativo aforisma di Marcel Proust.
Ancora non sappiamo dove esporremo gli scatti in bianco e nero di Zif, se al Pan o a Castel dell’Ovo, se in un palazzo storico o in una antica Chiesa o addirittura all’estero, resta di fatto che la Rai, mostrando grande interesse per l’iniziativa, gli ha dedicato di recente un bellissimo servizio giornalistico (http://www.youtube.com/watch?v=PxMf34Ww_qI)  da cui è possibile risalire immediatamente alle intenzioni e alle finalità della mostra stessa. 
Riteniamo che l’esposizione delle suggestive istantanee sia un vero e proprio omaggio alla città che, in questi tempi difficili e nonostante si cerchi di farla rimanere nell’ombra, chiede di essere riscoperta.
14/6/2013.

domenica 23 giugno 2013

Novità Editoriale IL GIGLIO



Lucio Militano

Le Ferrovie delle Due Sicilie

Collana Le Sensiglie - Editoriale Il Giglio, 2013 

sarà presentata nella sala della

Libreria Loffredo 

Via Michele Kerbaker 19, Napoli


martedì 25 giugno, ore 18.00



        Gennaro De Crescenzo                                              Lucio Militano
Presidente Movimento Neoborbonico                                   Autore del libro


saranno intervistati da 
Marina Carrese 
giornalista





martedì 18 giugno 2013

La Terra dei Briganti: evento culturale a Itri

Il comune di Itri unitamente all'Ass. Terraurunca, con il patrocinio di Regione Lazio e Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio (Delegazione Lazio), sono lieti di invitarvi ne La terra dei Briganti. 
In arrivo a Itri, patria del Colonnello Michele Pezza detto Fra'Diavolo, un evento dedicato al mondo del Brigantaggio. Probabilmente il più grande festival in Italia mai dedicato a questo tema dal titolo appunto "La terra dei briganti".  
Seminari, convegni, mostre, teatro, musica, spettacoli tutti volti alla riscoperta di questi straordinari personaggi.







lunedì 17 giugno 2013

Bandiere Borboniche a San Gregorio Armeno


Importante e significativa iniziativa dei nostri amici dell’Associazione Corpo di Napoli, che rappresenta gli artigiani presepiali unici nel Mondo: 100 bandiere borboniche, dal 13 giugno, giorno della festa e della vittoria napoletana contro i franco-giacobini del 1799, a San Gregorio Armeno, per sottolineare la necessità di un Forum delle Culture “napoletano”. 
Importante, ovviamente, la scelta di quelle bandiere come simbolo di radici e di orgoglio da ritrovare, ed importante è il giorno in cui è iniziata l’esposizione.







 “La nostra iniziativa, dichiara Gabriele Casillo, Presidente dell’Associazione, vuole essere un segnale tangibile della nostra contrarietà su come si stanno mettendo le cose riguardo al Forum delle Culture, un evento che doveva rappresentare il riscatto della Città ed un’occasione di crescita e di sviluppo oltre a rappresentare un importante momento nel quale le diverse culture del pianeta si potevano confrontare sui grandi temi del nostro tempo; la Pace, l’Ambiente, il Lavoro ed invece, secondo quando è emerso dalla stampa, il tutto si risolverà in qualche spettacolo musicale (sovvenzionato con denaro pubblico ma comunque con ingresso a pagamento) in un contesto “recintato” com’è la Mostra d’Oltremare, isolato dal resto della Città, con le sue tante emergenze, ma anche rispetto al tanto che Napoli, città dell’accoglienza sempre aperta al Mondo ed ospitale come nessuna altra città forse europea, riesce ad essere. 
Anche la programmazione di questi spettacoli, estranei alla cultura napoletana e che rispecchia un “pensiero unico” ormai obsoleto ed incomprensibile, la dice lunga sulle politiche sociali e culturali che si praticano da qualche anno a Napoli e che ha già costretto grandi nomi e grandi figli di questa bella ed ingrata Città  ad emigrare (vedi il caso Roberto De Simone)! 
La scelta del 13 giugno, data simbolo e di svolta storica per Napoli e per il Meridione, giorno di Sant’Antonio Glorioso, non è casuale; intendiamo, infatti, proprio in questo giorno così particolare, far emergere tutti i contrasti, ma anche le opportunità che Napoli può offrire ma solo se chi ha avuto l’onore di governarla imprimesse una svolta nelle relazioni con la Città e con chi la Città la vorrebbe veramente cambiare attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze artistiche, artigianali, musicali e produttive in genere e che affondano le loro radici anche in quello che rappresentano particolari e drammatici momenti della nostra Storia e che, in qualche modo, hanno condizionato la Storia anche fuori dai confini nazionali”. 
Tante bandiere, dunque, sventoleranno dalle 10 lungo tutta Via San Gregorio Armeno e la musica popolare, quella del popolo della tammorra napoletana farà sentire la voce della Napoletanità e della Cultura partenopea che vuole, come sempre, donarsi e confrontarsi. 
“Il Centro Antico, riuscirà a sopravvivere comunque anche a questa ennesima occasione, perduta non per caso ma per mera scelta “ideale”: come Associazione Corpo di Napoli, stiamo, infatti, senza alcun sostegno o contributo da parte delle Istituzioni o delle Associazioni imprenditoriali ed alberghiere della Città, programmando eventi sicuramente più legati alla nostra Cultura e largamente apprezzate dai tantissimi visitatori ed ospiti; eventi che anticipano e si innestano nella grande festa popolare della Madonna del Carmine e che anticipano il più grande evento cittadino e regionale: la 141esima edizione della Fiera di Natale ai Decumani che, come ogni anno avrà inizio ai primi di novembre; un evento che richiama milioni di persone e per il quale non viene investito nemmeno un centesimo dalle Istituzioni e dagli Enti istituzionali  per migliorare l’accoglienza turistica. L’unico vero grande evento cittadino che non viene programmato per tempo se non dalla nostra Associazione, nonostante le reiterate richieste d’incontro organizzativo che abbiamo, anche quest’anno e per tempo,  già rivolto all’ Amministrazione Comunale”.

Per maggiori informazioni: www.sangregorioarmeno.org  e www.corpodinapoli.it 

giovedì 13 giugno 2013

La storia dei Pompieri Napoletani

dai Borbone a oggi
Concerto e Mostra a Napoli




Dopo il grande successo dell’iniziativa della Fanfara Borbonica dei Vigili del Fuoco con divise dell’epoca perfettamente ricostruite, presenti in diverse e importanti occasioni, un nuovo interessantissimo appuntamento. 
Mostra Storica dei Pompieri della Campania. Napoli, Chiesa della Pietrasanta (in via Tribunali 12-15 giugno 2013). 
Concerto il 14 giugno, ore 18.00. Mostra espositiva di documenti e cimeli storici risalenti alla Fondazione del Corpo dei Civici Pompieri dell'800 (primo corpo dei Pompieri in Italia)  a cura della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Campania. 

Info ing. Michele M. La Veglia 081.2595 541 - 081 2476111. Programma: mostra aperta dal 12 al 15 (9:30-13:30 e 14:30 - 20:00); mercoledì 12 giugno ore 18:00 inaugurazione Mostra e Proiezione DVD “I Vigili del Fuoco e Napoli Sotterranea”; venerdì 14 giugno, Ore 18:00 Concerto della Fanfara dei Civici Pompieri di Napoli in divisa borbonica.







mercoledì 5 giugno 2013

Corteo Storico e Palio a Torremaggiore




SETTIMANA MEDIEVALE

CONVEGNO NAZIONALE E PREMIO AUGUSTALE D’ORO

CORTEO STORICO DI

FEDERICO II E FIORENTINO 

PALIO  29^ edizione 2 - 9 giugno 2013



Quest'anno, il tradizionale appuntamento di agosto è stato accorpato alla festa Patronale di San Sabino e vedrà impegnati, per una settimana, oltre al Centro Attività Culturali "don Tommaso Leccisotti", presieduto da Ciro Panzone e al Comitato Festa Patronale di San Sabino, anche altre associazioni di Torremaggiore che hanno inteso unire le forze per offrire alla cittadinanza e a quanti avranno l'occasione di soggiornare a Torremaggiore per la festa Patronale, delle giornate di svago e divertimento tese alla conoscenza della storia locale, delle attività produttive di Torremaggiore e dei suoi prodotti tipici.

Il programma prevede, infatti, un mercatino medievale, la visita al sito archeologico di Fiorentino, le gare per il Palio delle Contrade di Torremaggiore che si svolgeranno da martedi 4 giugno fino a sabato 8 giugno nelle rispettive contrade, con l'intento di far rivivere i vecchi casali di torremaggiore e per volontà della direttrice artistica della manifestazione Lucia Iannetti di riscoprire i giochi di una volta e i prodotti locali. 

Giovedì 6 giugno CONVEGNO nazionale di STUDI “Federico II e il suo governo in Capitanata”, presso il Castello Ducale. 

Sabato 8 giugno, nel cortile del Castello ci sarà una cena medievale (con prenotazione obbligatoria) alla quale parteciperanno gli attori Raimondo Raimo - nato a Torremaggiore e Sara Zanier interpreti della soap "Cento vetrine" che interpreteranno   nel corteo federiciano Federico II e Bianca Lancia.  

La manifestazione culminerà domenica 9 giugno con il corteo federiciano, al quale, come tradizione, parteciperanno le delegazioni delle città federiciane, oltre ai gruppi locali sbandieratori "Florentinum" e "Arcieri Storici Turris Maior".








domenica 2 giugno 2013

Altro che burocrazia borbonica

BRUCE SPRINGSTEEN

In merito alle dichiarazioni di Claudio Trotta, organizzatore del concerto di Springsteen a Napoli che ha definito “borbonica” la burocrazia napoletana dopo le polemiche con la Soprintendenza, il Movimento Neoborbonico ha preannunciato che boicotterà gli altri spettacoli eventualmente organizzati in città dalla sua società. 
Continuare a usare quell’aggettivo usando uno dei luoghi comuni antinapoletani più abusati e superati (Le leggi del Regno delle Due Sicilie furono un modello per l’Europa), dimostra una totale mancanza di conoscenza della nostra storia. 
Furono i Borbone a costruire quella piazza meravigliosa, scenario del concerto. 
Solo quando i Borbone smisero di governare iniziò per i napoletani la tragedia di un'emigrazione che coinvolse la stessa famiglia di Bruce Springsteen.