UN'ALTRA BATTAGLIA VINTA.
Dopo le proteste del Movimento Neoborbonico e di altre associazioni locali e nazionali, la stazione borbonica di Castellammare, chiusa qualche settimana fa dal sindaco, riapre grazie all’intervento della Regione Campania con l’Assessore Vetrella. Nel pieno, corretto ed efficace rispetto della memoria storica e della mobilità dei cittadini di tutta l’area.
COMUNICATO-Settembre 2012.
Il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio avrebbe deciso di sopprimere la linea ferroviaria Castellammare-Torre Annunziata, linea superstite dell’antico primato borbonico (prima ferrovia italiana del 1839 estesa nell’area nel 1843). Al di là del fatto che il servizio pubblico mai dovrebbe essere collegato al profitto, queste scelte non spetterebbero al sindaco ma alle Ferrovie e il Movimento Neoborbonico ha inviato al sindaco una nota nella quale lo invita ad evitare questa grave cancellazione della memoria storica che lega il territorio stabiese, la Campania e il Sud a primati, soprattutto economici, che esso poteva vantare fino all’atto dell’unificazione italiana. La linea in questione, del resto, sarebbe sostituita non da un progetto di valorizzazione del territorio in questione ma da una “pista ciclabile” con sviluppi di carattere turistico-culturale e logistico tutto sommato dubbi. Identità e orgoglio sono due elementi sempre più necessari e preziosi anche di fronte a “questioni meridionali” sempre più dimenticate e tuttora irrisolte, con classi dirigenti inadeguate da circa un secolo e mezzo.
Ufficio Stampa Movimento Neoborbonico