Dopo una vicenda dolorosa durata anni che ha visto impegnati meridionalisti, volontari, associazioni, storici, artisti, politici e sindaci è giunta finalmente la soluzione.
La sensazione che la faccenda stava prendendo il verso giusto l’abbiamo avuta quando il ministro dei beni culturali Massimo Bray, dopo non poche preghiere ed inviti, accettò finalmente di visitare il sito. Quando arrivò, attorniato da numerose autorità locali, da una prima fase di vistoso sconforto, passò ad una di forte carica. A dargliela era stato l’angelo del Carditello, Tommaso Cestrone, il volontario di Protezione Civile che della salvezza di questo eccezionale monumento ne aveva fatto la sua ragione di vita. E mentre Cestrone nella notte di Natale a soli 48 anni volava in cielo stroncato da un infarto, il ministro manteneva la sua promessa offrendo, in vista della prossima asta (tutte le altre sono andate deserte), 11,5 milioni di euro per l’acquisto della Reggia da parte dello Stato. Dopo l’annuncio della decisione, Bray ha dichiarato: "Sono davvero contento di aver mantenuto la promessa fatta a Tommaso. Ora il Carditello appartiene ai cittadini”.
La nostra soddisfazione è immensa, ma è offuscata dal ricordo di Tommaso che non ha potuto gioire insieme a tutti noi.