In occasione del Maggio dei Monumenti di Napoli, per dare luce all'antica Piazza Capodichino e all'adiacente Chiesa dell'Immacolata Concezione, l'Associazione Ci Siamo Anche Noi, ha organizzato, oltre alle visite guidate in loco ogni fine settimana di maggio 2012, per il giorno 2 giugno, alle ore 18,00, la RIEVOCAZIONE STORICA in costumi d'epoca dell'attentato al Re FERDINANDO II DI BORBONE, con parata militare e drammatizzazione musicale dell'evento che diede origine alla fondazione dell'antica chiesa, nata come ex voto per lo scampato attentato al penultimo Re Borbone delle due Sicilie.
Ha aderito alla manifestazione il Movimento Neoborbonico, partecipando attivamente alla riuscita dell'importante evento.
Il programma sarà il seguente:
ore 18.00 parata militare e, a Piazza Di Vittorio, ricostruzione dell’attentato a cura dei Tiragliatori dell’ Ass. Milites Luci di Potenza e del Cap. Alessandro Romano;
ore 19.00 Celebrazione Eucaristica a cura di Mons. Doriano De Luca;
ore 20.00 Concerto musicale in piazza Capodichino.
Parteciperanno Vincenzo Solombrino (presid. VII Municipalità);
Nando Dicè (presid. Insorgenza Civile);
Gennaro De Crescenzo (presid. Movimento Neoborbonico);
Alessandro Romano (coordinatore Movimento Neoborbonico);
Renato Mosella (nel ruolo di S. M. Ferdinando);
Daniele Arrichiello (presid. Ass. CiSiamoAncheNoi).
Info 081 7383352; 333 9031669; 330 556988
La Storia
L’8 dicembre del 1856, durante la tradizionale parata militare presso il Campo di Marte, situato nella zona dell’attuale Aeroporto di Capodichino, Ferdinando II di Borbone, un grande Re, un grande Napoletano che più degli altri aveva governato i suoi Popoli con orgoglio e senso di appartenenza regalando ai meridionali primati positivi soprattutto economici (dalla prima ferrovia alle strade, dalle industrie alla flotta), fu vittima di un attentato da parte di un certo Agesilao Milano. Uno dei colpi lo ferì in maniera non grave ma, secondo alcuni recenti studi di paleopatologia, la ferita potrebbe essere stata l’origine del male misterioso che nel maggio del 1859 lo avrebbe portato alla morte.
Sempre da studi recenti, effettuati anche sui documenti relativi al processo all’attentatore, dietro l’azione ci sarebbe stato un inquietante complotto internazionale ordito da Torino e Londra attraverso la collaborazione di liberali, massoni e mazziniani.
Omicidio che avrebbe dovuto meglio predisporre l’annessione del Regno al Piemonte. Il 3 agosto del 1857 la prima pietra della Chiesa dell’Immacolata Concezione voluta dal Re, nel luogo esatto dell'attentato, come ex voto per essersi salvato proprio l’8 dicembre e in una piazza che, con gli obelischi in piperno, il muro daziario e il Campo di Marte, si legava profondamente alla dinastia borbonica.
Di qui il merito dell’ Associazione Ci Siamo Anche Noi di aver riportato la storia e la verità storica, con la ricostruzione teatrale e la cerimonia religiosa, in una piazza, in un quartiere e in una città che hanno bisogno, oggi più che mai, di ritrovare radici, tradizioni e orgoglio.