Come ampiamente annunciato, sabato 26 ottobre 2013, i vertici e le rappresentanze nazionali del Movimento Neoborbonico si sono dati appuntamento a Napoli insieme ad amici e simpatizzanti, per festeggiare i venti anni di attività.
A presenziare l’evento S.A.R. il Principe Carlo di Borbone, accompagnato dalla Segreteria di Casa Reale, che con la sua presenza ha voluto evidenziare la riconoscenza alla meritoria attività di ricerca e di diffusione della verità storica operata da venti anni dall’Associazione Neoborbonica. Un evento importante e, in molti momenti, emozionante che ha coinvolto soci vecchi e nuovi, compatrioti anziani e giovani in un magnifico momento di festa identitaria.
Ad aprire la serata, la presentazione della recentissima fatica di Pino Aprile presso il prestigioso locale “Archivio Storico”, dove il Principe Carlo ha avuto modo di manifestare la sua gratitudine per il lavoro svolto dal Movimento Neoborbonico, completato da scrittori e giornalisti del rango di Pino Aprile e Gigi Di Fiore. Quindi, la “torta reale” ed il brindisi.
L’evento è poi proseguito nel vicino teatro, passando per una piazza imbandierata e affollata dove la Banda Storica dei Reali Pompieri di Napoli ha intonato l’Inno Reale.
Nel teatro, dopo i saluti del Presidente del Movimento Neoborbonico e di S.A.R. il Principe Carlo di Borbone, in una sala gremita ed in visibilio, sono stati consegnati i riconoscimenti della 1° Edizione Premio Due Sicilie ad imprenditori, artisti, giornalisti e scrittori.
Quindi è iniziato lo spettacolo che con artisti come Eddy Napoli e Napolincanto, ha raggiunto livelli altissimi di arte e di consapevolezza storica, per poi concludersi con il brillante, pungente e magistrale sarcasmo di Paolo Caiazzo.
Solo una breve e piacevole interruzione dello spettacolo, per consentire al Principe Carlo di consegnare al Presidente De Crescenzo e ad alcuni membri del Direttivo del Movimento, l’Onorificenza di Francesco I, uno dei più ambiti riconoscimenti di merito dell’Antico Regno.
Per il dettaglio della serata, vi lasciamo alla “penna” del compatriota Gino Giammarino, Direttore della rivista “Il Brigante”, ed alle foto del compatriota Giuseppe Nuzzo, Presidente dell’Editoriale Il Giglio e del compatriota Nunzio Porzio.
---------------------------------------------
VENTENNIO NEOBORBONICO
RIUSCITISSIMA FESTA
CON SORPRESE ED EMOZIONI
di Gino Giammarino
Emozionante eppure consapevole. Così potrebbe essere definita questa particolare giornata di sabato 26 Ottobre 2013, che ha visto il Movimento Neoborbonico festeggiare i suoi primi venti anni di attività con un riuscitissimo pomeriggio-sera, perfetto nel programma e nell’organizzazione.
Già arrivare sui gradoni di via Morghen e trovarli completamente coperti di bandiere borboniche è stata una sensazione difficile da rendere a chi non si è trovato sul posto: tanti amici e compagni di lotta si sono ritrovati sotto quel velo di vessilli riabbracciandosi e ricordando quel passato fatto di entusiasmi e abbattimenti, alti e bassi che, però, hanno portato al grande successo. Perché è indubbio, la festa è pienamente riuscita!
Un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, si è partiti presso il suggestivo ritrovo vomerese “Archivio Storico”, letteralmente preso d’assalto all’arrivo di S.A.R. Carlo di Borbone che ha presenziato all’incontro con Pino Aprile e Gennaro De Crescenzo con i quali si è discusso dell’ultimo libro dello scrittore pugliese “Il Sud puzza” per giungere ai ricordi e ringraziamenti a tutti gli intervenuti da parte del presidente del Movimento, abilmente moderati dal giornalista Pier Paolo Petino.
Alla fine, è apparsa una splendida torta raffigurante lo stemma della Real Casa e si è brindato con vino rosso e bianco, naturalmente, meridionale.
Ci si è poi trasferiti presso l’auditorium dei Salesiani che ha festeggiato con entusiasmo l’ingresso del Duca di Castro, accomodatosi su un’ampia poltrona verde collocata al centro della prima fila da dove ha seguito tutto lo spettacolo e le premiazioni, alzandosi solo per un emozionato saluto e, successivamente, per consegnare al prof. De Crescenzo ed a Salvatore Lanza il cavalierato di Francesco I e ricevere dal giornalista sportivo Massimo Sparnelli una maglietta azzurra del Calcio Napoli recante il numero Uno con la scritta Carlo di Borbone sulle spalle.
Pier Paolo Petino e Diletta Acanfora hanno condotto brillantemente una serata densa di Sud, a partire dai tanti premiati come lo stesso Pino Aprile ed il giornalista-storico Gigi Di Fiore, dallo speaker radiofonico Gianni Simeoli a Paolo Caiazzo, da imprese come Scoop Travel alla Caffè Borbone ed Argenio.
Una sala gremita (cinquecento posti seduti e tanti rimasti in piedi) ha lungamente applaudito con una standing ovation l’esecuzione dell’inno borbonico da parte di un grande quanto emozionato Eddy Napoli, che poi si è sciolto regalando al pubblico limpidi cristalli vocali, alternandosi con le graditissime ed ironiche performance dei “Napolincanto”.
E per restare al capitolo ironia, grandi risate ed amare riflessioni con il famoso monologo del comico di Made in Sud sulla falsa unificazione d’Italia da parte di Camillo, Penso, il Conte di Cavour.
Alla fine, solo il rammarico per una serata perfetta che è sembrata esser finita troppo presto. Ma chi l’ha detto che finisce qui?
VENTENNIO NEOBORBONICO
RIUSCITISSIMA FESTA
CON SORPRESE ED EMOZIONI
di Gino Giammarino
Emozionante eppure consapevole. Così potrebbe essere definita questa particolare giornata di sabato 26 Ottobre 2013, che ha visto il Movimento Neoborbonico festeggiare i suoi primi venti anni di attività con un riuscitissimo pomeriggio-sera, perfetto nel programma e nell’organizzazione.
Già arrivare sui gradoni di via Morghen e trovarli completamente coperti di bandiere borboniche è stata una sensazione difficile da rendere a chi non si è trovato sul posto: tanti amici e compagni di lotta si sono ritrovati sotto quel velo di vessilli riabbracciandosi e ricordando quel passato fatto di entusiasmi e abbattimenti, alti e bassi che, però, hanno portato al grande successo. Perché è indubbio, la festa è pienamente riuscita!
Un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, si è partiti presso il suggestivo ritrovo vomerese “Archivio Storico”, letteralmente preso d’assalto all’arrivo di S.A.R. Carlo di Borbone che ha presenziato all’incontro con Pino Aprile e Gennaro De Crescenzo con i quali si è discusso dell’ultimo libro dello scrittore pugliese “Il Sud puzza” per giungere ai ricordi e ringraziamenti a tutti gli intervenuti da parte del presidente del Movimento, abilmente moderati dal giornalista Pier Paolo Petino.
Alla fine, è apparsa una splendida torta raffigurante lo stemma della Real Casa e si è brindato con vino rosso e bianco, naturalmente, meridionale.
Ci si è poi trasferiti presso l’auditorium dei Salesiani che ha festeggiato con entusiasmo l’ingresso del Duca di Castro, accomodatosi su un’ampia poltrona verde collocata al centro della prima fila da dove ha seguito tutto lo spettacolo e le premiazioni, alzandosi solo per un emozionato saluto e, successivamente, per consegnare al prof. De Crescenzo ed a Salvatore Lanza il cavalierato di Francesco I e ricevere dal giornalista sportivo Massimo Sparnelli una maglietta azzurra del Calcio Napoli recante il numero Uno con la scritta Carlo di Borbone sulle spalle.
Pier Paolo Petino e Diletta Acanfora hanno condotto brillantemente una serata densa di Sud, a partire dai tanti premiati come lo stesso Pino Aprile ed il giornalista-storico Gigi Di Fiore, dallo speaker radiofonico Gianni Simeoli a Paolo Caiazzo, da imprese come Scoop Travel alla Caffè Borbone ed Argenio.
Una sala gremita (cinquecento posti seduti e tanti rimasti in piedi) ha lungamente applaudito con una standing ovation l’esecuzione dell’inno borbonico da parte di un grande quanto emozionato Eddy Napoli, che poi si è sciolto regalando al pubblico limpidi cristalli vocali, alternandosi con le graditissime ed ironiche performance dei “Napolincanto”.
E per restare al capitolo ironia, grandi risate ed amare riflessioni con il famoso monologo del comico di Made in Sud sulla falsa unificazione d’Italia da parte di Camillo, Penso, il Conte di Cavour.
Alla fine, solo il rammarico per una serata perfetta che è sembrata esser finita troppo presto. Ma chi l’ha detto che finisce qui?