giovedì 31 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
CIVITELLA DEL TRONTO Raduno Legittimista
domenica 20 marzo 2011
sabato 19 marzo 2011
BRIGANTI A ITRI
venerdì 18 marzo 2011
domenica 13 marzo 2011
Per quanto ci riguarda, faremo sentire la nostra presenza, esprimendo con civiltà ed il consueto rispetto civico il nostro dissenso e la nostra viva contrarietà ad una ricorrenza che ci offende soprattutto per la carenza di verità storica, animando a Napoli una serie di attività che abbiamo riassunto nel manifesto allegato.
Questi sono appuntamenti dove non è giustificato delegare la propria presenza.
Nell’occasione del 17 marzo, si esporrà la Bandiera Dinastica del Regno delle Due Sicilie, possibilmente listata a lutto.
A Napoli, controcelebrazioni dei 150 anni d'unità d'Italia
di Angelo Forgione
Napoli non resta a guardare i retorici festeggiamenti degli avvenimenti storici che ne hanno decretato la morte.
Nella ex-capitale del Regno delle Due Sicilie, tutti i meridionalisti sono invitati a partecipare a tre importanti eventi di controcelebrazione.
Il 15 l'appuntamento è accademico e culturale: nella prestigiosa location del Maschio Angioino sarà presentato il libro-verità "Malaunità" scritto a più mani dai maggiori scrittori e archivisti del meridionalismo contemporaneo.
Presenti tutti gli autori e prestigiosi ospiti, a cominciare da Pino Aprile, Lorenzo Del Boca, Gigi Di Fiore, Lino Patruno e Eddy Napoli che presenterà i suoi due brani allegati al libro dedicati alla fine del Regno meridionale.
Il 16 sarà il giorno della memoria nei simbolici luoghi della Chiesa di San Ferdinando e di Largo di Palazzo. In chiesa ci sarà il ricordo di alcuni nomi di uomini periti per l'antica patria.
A seguire, grande raduno a cui nessun vero meridionalista può mancare; tutti con le bandiere delle Due Sicilie a lutto e ceri accesi in direzione di Largo di Palazzo dove, ai piedi della statua di Carlo di Borbone, sarà deposta una corona di fiori in onore di tutti i martiri che hanno perso la vita per il Sud.
Il 17, giorno della festa nazionale indetta per celebrare la prima seduta del parlamento di Torino del 1861, ci ritroveremo invece in Piazza dei Martiri, dove i 4 leoni (rappresentanti i caduti partenopei della della repubblica napoletana del 1799, dei moti carbonari del 1820, dei moti liberali del 1848 e di quelli garibaldini del 1860) sono "colpevolmente" orfani di un quinto leone, quello simboleggiante i soldati Napoletani morti in battaglia per difendere la patria duosiciliana.
Lì i rappresentanti delle varie associazioni grideranno delle parole emblematiche della colonizzazione del Sud alle quali tutti i presenti risponderanno al grido di "malaunità".
martedì 8 marzo 2011
PER DIRE BASTA ALLA COLONIZZAZIONE DEL SUD ITALIA
LA VERITA’ CONTRO LA RETORICA
Sala della Loggia nel Maschio Angioino, Napoli,
Presentazione del LIBRO-VERITA’ sui 150 anni
“MALAUNITA’.
Presenti gli autori: Pino Aprile, Lorenzo Del Boca, Gigi Di Fiore, Ruggero Guarini, Lino Patruno, Eddy Napoli (prefazione di Jean Noel Schifano) con Felice Abbondante, Antonio Boccia, Pompeo De Chiara, Gennaro De Crescenzo, Angelo Forgione, Vincenzo Gulì, Salvatore Lanza, Giuseppe Picciano,
Piazza e Chiesa di San Ferdinando, Napoli,
VEGLIA DELLA VERITA’ STORICA:
RADUNO con una Bandiera storica a lutto ed un cero acceso
MEMENTO per i caduti - lettura/preghiera simbolica dei nomi dei soldati,
ONORE ALLA MEMORIA - Largo di Palazzo: Deposizione CORONA di fiori per coloro che hanno dato la vita per il SUD ITALIA.
ORGOGLIOSI DI ESSERE MERIDIONALI
Nasce il logo della verità storicaIn merito al recente dibattito sull'opportunità o meno di festeggiare il 17 marzo i 150 anni dell'Italia unita, il Movimento Neoborbonico ha realizzato un apposito adesivo che sta già distribuendo in migliaia di copie (informazioni su neoborbonici.it e ilnuovosud.it) con la sintesi della posizione che al Sud si dovrebbe assumere: "CentocinQuantaretorica. 150 anni di bugie: io non festeggio".L'unificazione italiana ha avuto nell'ex Regno delle Due Sicilie conseguenze tragiche e ancora attuali: la fine di un Regno antico e autonomo e di una capitale mondiale, massacri, saccheggi e l'inizio di questioni come l'emigrazione e la questione meridionale prima sconosciute e tuttora irrisolte.
Per rispetto nei confronti delle centinaia di migliaia di vittime chiamate "briganti" e cancellate dalla storia e dei milioni di emigranti partiti dalla nostra terra dal 1861 in poi, bisognerebbe restituire verità alla storia piuttosto che continuare a celebrare in maniera retorica e unilaterale fatti e protagonisti di un "risorgimento" tutto ancora da riscrivere.
La costruzione di una vera identità nazionale non può non passare per la verità storica.
Ufficio Stampa3478492762
domenica 6 marzo 2011
Lo spettacolo nasce esplicitamente dall’esigenza di divulgare il contenuto dell’omonimo libro di PINO APRILE. La necessità di far conoscere al maggior numero di persone la storia dell’unità d’Italia, della sua economia, di quanto fin’ora taciuto dalla storiografia ufficiale sugli eccidi compiuti durante la cosi detta “lotta al brigantaggio”, sugli squilibri tra nord e sud su cui fu basata tutta l’economia del nascente Regno D’Italia, su come di fatto l’unità d’Italia fu un atto di conquista sleale e scorretto da parte del Piemonte a danno del Regno delle due Sicilie. Se non si ristabilirà la verità su ciò che è accaduto 150 anni fa l’Italia non vivrà mai alcuna pacificazione. La creazione di una supposta e sostenuta minorità Meridionale è l’atto più grave che i fratelli del nord hanno fatto ai danni dei fratelli del sud, ancora esiste a Torino il museo Lombroso, che aveva trovato (a dir suo) il cranio del delinquente naturale vicino Catanzaro. Di come ancora oggi la differenza di trattamento tra nord e sud sia marcata, dell’assenza totale di infrastrutture nel mezzogiorno e della deliberata volontà di mantenere il Sud in una condizione coloniale, poichè questo è stata sin dall’unificazione e da colonia viene ancora trattata. Dalla presa di coscienza si spera poi un risveglio culturale e una riscossa, politica, economica, socialeLa forma teatrale in cui verrà messo in scena questo materiale sarà IL TEATRO CANZONE, in scena ROBERTO D’ALESSANDRO che cura anche l’adattamento teatrale e la regia. Le canzoni (musica e parole) scritte ed eseguite live da MIMMO CAVALLO. I costumi sono curati da SALVATORE ARGENIO e ANNAMARIA PISAPIA. Allestimento scenico CLARA SURRO. Ufficio Stampa MARIA FABBRICATORE.