venerdì 18 febbraio 2011

DA GAETA IL RISCATTO DEL SUD

UN INEDITO SUCCESSO DI PRESENZE
IN OCCASIONE DEL XX CONVEGNO NAZIONALE
DELLA FEDELISSIMA CITTÀ DI GAETA

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Oltre 500 persone, presenti fino al termine dei lavori, in una sala gremita e compatta durante il convegno durato 5 ore, mentre migliaia quelle che hanno seguito gli incontri di venerdì, il corteo di sabato e soprattutto la cerimonia in chiesa e sugli spalti domenica mattina.
Cittadini di Gaeta, gente comune, Neoborbonici di vecchia data, delegati vicini e lontani, amici, simpatizzanti e tanti, tantissimi volti nuovi, in gran parte giovani, richiamati da un appuntamento storico importante, significativo: 150 anni esatti e negli stessi luoghi in cui finì il nostro Regno per far ripartire le speranza di riscatto della nostra gente.
Una festa, una magnifica ed inedita festa di Popolo fatta di gioia, di commozione, di abbracci e di cori liberatori, con la dose giusta di rabbia, di nostalgia, di amore per quelle bandiere che a centinaia sventolavano dai balconi in festa e per le vie della fedelissima Gaeta, tra i volti dei simpatizzanti, dei "parlamentari delle Due Sicilie", dei soldati del nostro Raggruppamento Storico-Militare, dei relatori, degli organizzatori e dei rappresentanti istituzionali presenti.
Non ci sono alternative: la strada per il futuro passa per giornate come quelle appena vissute: partono da Gaeta.
Una sfida aperta, ma leale e corretta ai "celebratori" ufficiali del 150enario: non si è mai vista, dalla parte risorgimentalista e non solo, una partecipazione come quella che abbiamo visto a Gaeta. Non si sono mai viste strade assiepate da gente consapevole di ciò che stava accadendo. Ed il cammino continua.
Un vivo ringraziamento per la partecipazione ai nostri Rappresentanti ed amici Siciliani, ai Calabresi, ai Pugliesi, ai Lucani, agli Abruzzesi ed ai Molisani ed, infine, ai Campani che sono arrivati in massa con ogni mezzo di trasporto, tutti rigorosamente avvolti nelle bandiere, tutti con quella serietà di chi è consapevole dell’importanza di quel momento.
Ma un grazie va agli abitanti della bellissima Gaeta che, come ormai accade da anni, ci hanno accolti ed abbracciati con quello stesso calore umano con il quale abbracciarono i difensori di quel glorioso Regno che esalò il suo ultimo anelito di vita da quelle sacre torri e che noi, tutti insieme, stiamo facendo rivivere.

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